Tra le molteplici iniziative che Cast Edutainment ha articolato in occasione dei 150 anni di Pirelli, e che vi abbiamo raccontato in un articolo dedicato ai progetti legati a questa celebrazione, una di quelle più stimolanti è stata la realizzazione dell’evento al Piccolo Teatro il 28 gennaio 2022. Non una data casuale: il 28 gennaio del 1872, infatti, Giovanni Battista Pirelli fonda la società – in accomandita semplice – che porta il suo nome. Una società che, inizialmente, produce articoli in gomma elastica. E che poi, negli anni, si trasforma in un brand dall’energia incredibile – e attuale più che mai. Quando, insieme agli amici del Piccolo Teatro, abbiamo ricevuto da Pirelli l’input al racconto, la prima domanda è stata: come lo facciamo?
Una storia lunga 150 anni: cosa può diventare?
Difficile raccontare una storia che dura da 150 anni, e che coinvolge aspetti industriali – la produzione di pneumatici all’avanguardia -, culturali e sociali. Come fai a non dimenticare nulla, a contenere nell’ambito del racconto tutto quello che Pirelli è stato ed è oggi? Sapevamo di poter contare su due cose: la conoscenza della storia dell’azienda, con cui collaboriamo da diversi anni, e l’autorevolezza e la bellezza del palco del Piccolo Teatro e delle suoi professionalità. Abbiamo deciso quindi di intrecciare gli elementi, e di provare a stendere una ricetta funzionale, in linea con il nostro metodo di lavoro.
L’approccio di Cast Edutainment è stato quello di individuare due linee: la prima, drammaturgica, affidata a testi originali interpretati dagli attori Pasquale Di Filippo, Rosario Lisma, Lucia Marinsalta e Camilla Semino Favro. Testi pensati per la scena che ripercorrono i momenti più importanti della storia dell’azienda. Emozioni e movimenti che incontrano, sul loro percorso, i grandi temi che hanno definito il DNA di Pirelli. Si comincia con una parte storica, che rievoca la crescita della Pirelli, la lungimiranza del fondatore di “voler fare di tutto con la gomma”, fino ad arrivare ai pneumatici, con l’arrivo di prodotti rivoluzionari come il Cinturato, centrale negli anni in cui l’Italia si prepara al boom.
Attenzione anche alla internazionalità dell’azienda, che dal 1902 inaugura stabilimenti in tutto il mondo; oggi, con 18 fabbriche in 12 Paesi e una presenza commerciale in oltre 160 Stati, Pirelli si confronta con realtà di nature eterogenee, portando sempre il suo contributo. La Pirelli non è solo gomme (per quanto fondamentali): una grande parentesi è dedicata alla cultura del brand, che negli anni si è concretizzata – e citiamo solo alcuni esempi – in una Rivista sulla quale ospitare firme del calibro di Ungaretti, Montale, Buzzati, Cederna ed Eco, in un Calendario affidato agli scatti dei fotografi più importanti di sempre, in una Fondazione che lavora alacremente per conservare la memoria e farne tesoro per il futuro, e in Pirelli HangarBicocca, dove sono esposte opere d’arte contemporanea di estrema pertinenza.
Fare gomme oltre le gomme: lo fai con il Motorsport, un ambito in cui Pirelli ha dato, letteralmente, il meglio di sé, equipaggiando i campionati più importanti, non ultimo la Formula Uno, di cui è fornitore unico dal 2011. E, chiaramente, il focus sulla ricerca e la tecnologia, pilastri imprescindibili per un’azienda che produce pneumatici e che oggi reagisce con energia e prontezza alle sfide legate all’evoluzione tecnologica e, in parallelo, ai grandi temi della sostenibilità.
E la seconda linea?
La seconda linea, che si interseca alla prima, ha previsto l’interazione di personaggi centrali del nostro tempo, che hanno approfondito i temi “interpretati” dagli attori con la competenza fornita dai loro ruoli. Di chi parliamo? Di giornalisti e osservatori della contemporaneità come Paolo Mieli e Ferruccio de Bortoli, ma anche di Annamaria Testa, pubblicitaria e saggista che ha ricordato quanto sia centrale lo storico payoff Power is nothing without control, ideato nel 1995 e che ispira il nuovo spot di Pirelli, proiettato in chiusura d’evento. Sul palco si sono incontrati anche Stefano Domenicali, presidente di Formula 1, che ha rievocato la “grande storia d’amore” tra Pirelli e la competizione, e Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano.
Sono intervenuti anche il senatore Renzo Piano, presente con un contributo video, ha approfondito il legame con la fabbrica di Settimo Torinese da lui “reinventata” a partire da un impianto già esistente, e Alberto Pirelli, testimone del legame tra famiglia e azienda. Insieme a tutti loro, il Vice Presidente Esecutivo e CEO di Pirelli, Marco Tronchetti Provera.
Alla giornalista e conduttrice tv Ilaria D’Amico il compito di muoversi nei diversi ambiti, dialogando con gli ospiti e trovando momenti di spunto e di riflessione sugli argomenti trattati.
Dove rivivere le emozioni
È possibile rivedere l’evento collegandosi alla landing page Pirelli dedicata a questo anno di celebrazioni oppure collegandosi direttamente a Youtube.