Abusi nello sport, un problema tanto attuale quanto trascurato. È il tema al centro del progetto “No Coach”, la nuova serie prodotta da Gli Ascoltabili – la piattaforma di podcast gratuiti di Cast Edutainment – e l’organizzazione di volontariato ChangeTheGame.

Il podcast è stato presentato alla stampa presso gli uffici di Cast Edutainment il 3 dicembre ed è disponibile per l’ascolto sulla piattaforma Gli Ascoltabili.

Una serie-audio d’inchiesta in cinque episodi, dedicata a storie vere di atleti che hanno subito violenze. Vicende intense e drammatiche, evocate dalla voce delle vittime, ingannate da coloro che avrebbero dovuto aiutarle a crescere e che invece si sono trasformati in “carnefici”. Un podcast che restituisce parola e libertà a chi – per troppo tempo – è rimasto in silenzio. Al microfono, la conduttrice tv Alessia Tarquinio.

 

No Coach: cos’è e come nasce il primo podcast italiano d’inchiesta sugli abusi nello sport

 

2 novembre 2021: la tennista cinese Peng Shuai pubblica un post sul social media nazionale Weibo, dove accusa l’ex vice premier Zhang Gaoli di violenza sessuale. Poco dopo, il post viene cancellato e il suo account bloccato.

Da allora, per circa due settimane Peng sparisce dalla circolazione. Il governo diffonde un’email presumibilmente inviata da lei, ma in tutto il mondo si chiedono certezze.

Di recente, l’atleta è ricomparsa, chiedendo di rispettare la sua privacy. Restano però molte domande che non si sa se troveranno risposta.

Pur nella sua peculiarità – per il contesto e il coinvolgimento di un politico – la vicenda è indicativa di un fenomeno allarmante: il clima di omertà che regna attorno agli abusi nel mondo sportivo.

A parlare per prima del fenomeno in Italia è stata la giornalista Daniela Simonetti, con il libro “Impunità di gregge”. Proprio da questo libro prende le mosse il podcast “No Coach”.

Le storie del podcast provengono dai settori calcio, rugby ed equitazione, ma purtroppo sono solo alcuni dei molti esempi reali provenienti da qualsiasi sport.

 

Le storie vere raccolte da ChangeTheGame

 

Fondata da Daniela Simonetti, l’organizzazione ChangeTheGame dal 2017 si impegna a proteggere atlete e atleti da violenze e abusi sessuali, emotivi e fisici.

Gli abusi nel mondo dello sport sono un dramma che si consuma su scala globale: questo diventa evidente tra 2016 e 2017, quando l’indagine di un quotidiano di Indianapolis, l’IndyStar, fa luce sulla sconcertante rete di violenze interne alla ginnastica USA.

È solo la punta dell’iceberg di un sistema corrotto che non fa differenze tra paesi o sport: Stati Uniti, Inghilterra, Scozia, Spagna, Canada… uno dopo l’altro, vengono alla luce abusi ai danni di giovani e giovanissimi, tra calcio, nuoto, rugby, pattinaggio, tennis, taekwondo e altro ancora.

Quelli di “No Coach” sono solo cinque tra i tanti casi scandagliati da ChangeTheGame.

Ci sono Alessandro e Loris, rugbisti appena adolescenti, abusati insieme a molti altri dal loro allenatore. Poi le amazzoni Irene e Greta, che a soli 13 anni diventano preda di uno dei responsabili del maneggio. Luca, vittima di bullismo da parte dei compagni di squadra. Vincenzo, calciatore abusato e manipolato per anni da un dirigente.

E infine, Khalida Popal, prima capitana della Nazionale di Calcio femminile afghana, che ha lottato per i diritti delle donne in un contesto di abusi e violenze estreme, e ha dovuto lasciare il suo paese dopo aver ricevuto minacce di morte.

 

“No Coach”: perché questo titolo

 

Ogni testimonianza parla di una figura forte, vista dagli atleti come un punto di riferimento istituzionale e/o educativo. È l’allenatore, il dirigente, il presidente della società… un potenziale mentore, perché – come spiega Alessia Tarquinio nel primo episodio del podcast – “nello sport come nella vita, si cerca sempre qualcuno da seguire”.

Poi però qualcosa accade: il rapporto atleta/allenatore travalica i confini e si trasforma in altro. È un’evoluzione graduale, subdola, manipolatoria. La fiducia viene tradita. Il mentore diventa un predatore.

Avviene così la scelta del titolo “No Coach”: un’affermazione forte, che rappresenta anche un imperativo espresso dalle vittime nei confronti dei loro carnefici. “No Coach”, perché non è un allenatore chi abusa del proprio atleta. “No Coach”, perché è arrivato il momento di dire no a questa situazione.

 

Da un libro a un podcast, fare inchiesta per fare edutainment

 

“No Coach” è il primo podcast italiano d’inchiesta sugli abusi nello sport. Obiettivo del progetto è non solo raccontare storie vere, ma sensibilizzare su un tema di cui non si parla a sufficienza. Far capire che manca nello sport una vera cultura formativa per allenatori e figure analoghe. Che non tutti i coach sono educatori. Che molte discipline non dispongono di adeguate linee guida di comportamento o forme di tutela per atlete e atleti. Che la comunicazione tra genitori e figli è un valore irrinunciabile.

In questo sta il senso della collaborazione tra Cast Edutainment/Gli Ascoltabili e ChangeTheGame: abbiamo usato il podcast, uno dei mezzi di intrattenimento più immediati e popolari del momento, per trasmettere un’importante lezione. Alessia Tarquinio tiene le redini del podcat, ma le storie sono raccontate dalla voce dei protagonisti che le hanno vissute. Persone cui finora era stato negato di parlare.

Ecco dunque il valore dell’edutainment: usare l’intrattenimento per educare, creare connessioni tra persone che forse altrimenti non si incontrerebbero mai. Generare un’emozione, favorire un cambiamento in positivo.

 

Dove ascoltare No Coach?

 

“No Coach” è una coproduzione Gli Ascoltabili e ChangeTheGame. Un progetto di Daniela Simonetti, condotto da Alessia Tarquinio. Scritto da Maria Triberti e Martina Marasco. Editing e Sound Design sono di Alessandro Levrini, Francesco Campeotto e Federico Motta.

Il brano originale “Solo” della sigla è scritto ed eseguito da Giovanni Long, con musiche e mix di Giovanni Ergi (Dj Sherk) e Francesco Gastaldi. Le musiche originali della serie sono di Massimiliano Lazzaretti. La produzione esecutiva è di Giacomo Zito e Ilaria Villani.

 

La serie completa “No Coach” è disponibile gratuitamente per l’ascolto sulla piattaforma Gli Ascoltabili. È inoltre possibile rivedere la conferenza stampa di presentazione del podcast sul canale YouTube de Gli Ascoltabili.