Il gioco fa parte della nostra natura, è un elemento particolarmente stimolante da piccoli, così come da adulti. È proprio l’aspetto ludico il denominatore comune che unisce gamification e game-based learning, due modalità di rendere l’apprendimento o il raggiungimento di determinati obiettivi più interessante e coinvolgente. Gamification e game-based learning non vanno però confusi tra loro, si tratta di due cose diverse. Scopriamo insieme in questo articolo le loro differenze e il loro rapporto con l’edutainment.
Gamification: che cos’è
Con il termine “gamification” si intende l’utilizzo di dinamiche e meccanismi che caratterizzano il gioco in situazioni non ludiche. Stiamo parlando ad esempio di livelli di gioco da superare, raccogliere punti per ottenere un premio, sfide, ricompense, classifiche… avevamo dedicato questo articolo e questo approfondimento alla gamification, letture utili per scoprire di più sull’argomento e trovare degli esempi di gamification.
Applicare questi elementi tipici del gioco permette di raggiungere gli obiettivi prefissati in maniera più divertente. Alla base della gamification c’è un principio molto simile a quello dell’edutainment: divertendosi, si ottengono risultati migliori. Inoltre, la gamification rende l’esperienza più motivante, stimolando il naturale senso di competizione che c’è in ognuno di noi. In questo modo, l’utente che partecipa ad un’attività di gamification si sente motivato nello svolgerla.
L’uso della gamification in azienda
La gamification può essere applicata in ambiti diversi, proprio perché il suo fulcro è quello di aumentare l’engagement degli utenti e incentivare il comportamento desiderato. Troviamo quindi la gamification nel marketing (basti pensare semplicemente alle raccolte punti e i programmi fedeltà dei brand), nel mondo didattico e in quello aziendale. Con la gamification si rendono certe attività, come ad esempio la formazione aziendale, più motivanti e coinvolgenti per chi vi partecipa. Infatti, aumentando il coinvolgimento dei partecipanti, aumenta anche la loro attenzione. Tramite l’uso della gamification in azienda è quindi possibile raggiungere diversi obiettivi, non solo formativi. Possiamo utilizzarla per obiettivi di business, per rafforzare del legame tra azienda e dipendenti, per rendere più efficienti determinati processi aziendali, in ambito HR, in fase di recruiting, etc.
Quali sono degli esempi di gamification?
Esempi di gamification? Per quanto riguarda la sua applicazione nel marketing, un esempio di successo è il Nike Run Club, creato dal noto brand di sportswear. Si tratta di una delle app più scaricate per la corsa, che permette agli utenti di entrare a far parte di una community, tracciare gli allenamenti e i propri progressi, partecipare a sfide e confrontare i risultati con altri runner. In questo modo l’esperienza d’utilizzo dell’app risulta interessante per gli utenti, che vedono celebrati i loro progressi, sono stimolati dal confronto con gli altri e vengono motivati dalle sfide e dalle ricompense per il raggiungimento di determinati obiettivi.
Un altro esempio interessante di gamification è l’utilizzo che ne ha fatto la società di consulenza Deloitte ai fini di recruiting. L’azienda ha scelto di trasmettere ai potenziali candidati i suoi valori fondamentali attraverso un video interattivo, disponibile a questo link. Il video fa immergere chi lo guarda nel punto di vista di un neoassunto dell’azienda durante una giornata lavorativa ricca di sfide da superare e livelli da sbloccare. L’utente ha così la possibilità di mettersi alla prova e diventare il protagonista, scegliendo che azioni svolgere e come rispondere alle situazioni da affrontare. Grazie a questa dinamica di gioco, chi guarda il video si sente estremamente coinvolto e comprende efficacemente cosa cerca l’azienda nei suoi dipendenti.
Cosa significa game-based learning
Che cos’è il game-based learning? Con questo termine intendiamo una forma di apprendimento, che avviene attraverso l’uso di giochi o videogiochi per raggiungere un determinato obiettivo formativo. Si tratta di un vero e proprio strumento didattico, caratterizzato da una grande componente empatica ed immersiva, soprattutto nel caso dei giochi digitali.
Infatti, grazie alla realtà virtuale, è possibile immergersi totalmente in uno scenario, simulare situazioni e immedesimarsi davvero nei panni del protagonista del gioco. Con il game-based leaning si impara giocando, ed è il gioco stesso a provocare l’apprendimento.
Un esempio di game-based learning è il celebre videogioco Minecraft nella sua versione Education Edition: si tratta di una rivisitazione del videogioco originale, adattata per scopi formativi e incentrata sull’apprendimento di alcune materie.
Esempi di game-based learning: serious game ed escape room
Quali sono degli esempi di game-based learning? Partiamo dalle escape room, che possono essere sia reali che virtuali. In tutti e due i casi le escape room permettono di immergersi in una situazione e in una ambientazione, andando a stimolare le capacità di pensiero laterale e problem solving dei giocatori. Si tratta a tutti gli effetti di un gioco, in cui chi partecipa è sollecitato a sviluppare determinate competenze, interagendo e collaborando con gli altri.
Un altro esempio di applicazione del game-based learning sono i serious game. Parliamo di serious game quando un gioco o un videogioco affrontano contesti non ludici, come ad esempio il bullismo, le guerre, le migrazioni, raccontando queste situazioni dal punto di vista di chi le vive in prima persona. Ma ci sono anche serious game dedicati all’apprendimento delle lingue, della matematica o di altre materie. Nei serious game il giocatore e le sue scelte sono al centro di tutto, rendendo l’esperienza formativa ancora più immersiva.
Gamification vs game-based learning: le differenze
Come abbiamo visto, gamification e game-based learning sono due concetti differenti, pur avendo dei punti di contatto. Innanzitutto, i loro obiettivi sono diversi: la gamification punta a ingaggiare e motivare maggiormente l’utente, mentre il game-based learning a trasmettere conoscenze e competenze. Nella gamification esiste già un contenuto a cui vengono applicate le dinamiche tipiche del gioco per aumentare il coinvolgimento dell’utente, mentre nel game-based learning è il gioco/videogioco stesso a rappresentare il contenuto formativo. Inoltre, il game-based learning serve principalmente per l’apprendimento, mentre la gamification si può applicare in altri contesti, non esclusivamente formativi, e si utilizza soprattutto per incrementare l’engagement.
Quando utilizzare la gamification e quando il game-based learning? Non esiste una risposta univoca, dipende da quali obiettivi abbiamo, a chi ci stiamo rivolgendo e quali sono le caratteristiche del nostro target.
Gamification e game-based learning: il rapporto con l’edutainment
Giocare imparando e imparare divertendosi sono due principi molto vicini tra loro. Gamification e game-based learning sono validi alleati dell’edutainment. In questi casi sono l’aspetto ludico e le sue dinamiche a dare piacevolezza all’apprendimento e al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
In Cast Edutainment decliniamo linguaggi ed esperienze di formazione attraverso un approccio edutainment, che ci permette di semplificare la complessità della realtà e trasmetterla unendo divulgazione ed entertainment. Insieme all’edutainment, gamification e game-based learning trovano spazio nella formazione – ma anche nella corporate communication – per trasmettere messaggi e informazioni a target diversi, in modo efficace e avvincente.